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Sapevate che il passato 30 maggio è chiamato BELTANE per il popolo Celtico e Pr

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Sapevate che il passato 30 maggio è chiamato BELTANE per il popolo Celtico e Primiera secondo la Stregheria italiana o Calendimaggio, termine che deriva dall’antichità greco-romana: questa gioiosa festività prende infatti il nome dalle Calende, il primo giorno di ogni mese nel calendario romano, e da Maia, una delle Pleiadi nella mitologia greca, poi divenuta dea della fecondità della Terra presso i Romani, i quali le dedicarono il mese di maggio.
Si celebra tradizionalmente la notte del 30 aprile sul 1 maggio.
Seconda delle due grandi feste di passaggio del Calendario Stregonesco, celebra la fine del lungo inverno governato dal Dio, e l’avvento della feconda estate governata dalla Dea.
I rituali popolari di maggio propiziavano il fiorire della natura, e di riflesso la stessa vitalità e passione umana.
Tutti i rituali Beltane celebrano la fecondità e la rigenerazione della terra, tramite grandi fuochi che venivano spesso accesi in coppia.
Tra i fuochi veniva fatto passare il bestiame, allo scopo di propiziarne la buona salute e fertilità, prima d’esser condotto ai pascoli estivi.
Quando le fiamme iniziavano ad abbassarsi le persone saltavano i fuochi per propiziarsi la fortuna, e una volta spenti i fuochi le ceneri venivano sparse sui campi per augurare fertilità.
Per i Celti, Beltane era anche la festa della Natura, per questo rami e fiori venivano portati dai boschi di buon mattino per decorare le abitazioni o per fare ghirlande, che i giovani portavano per le strade cantando e ballando. Spesso una ghirlanda, di chiaro simbolo femminile, veniva inchiodata a un albero spoglio di rami, di ovvio simbolo fallico.

In Galles era usanza che nove uomini si spogliassero di tutti gli oggetti metallici, e andassero nel bosco a raccogliere nove diversi tipi di legna dagli alberi sacri dei Druidi: Sorbo selvatico, Quercia, Salice, Nocciolo, Betulla, Biancospino, Melo, Pino, Vite e Rovo. Questi legni venivano poi inseriti in una buca e accesi sfregando due bastoncini di quercia. Il numero nove nella tradizione celtica indica completezza, ed è quindi simbolo del Tutto.
Altra tradizione di Beltane riguarda un lungo palo con alla sommità una ruota di carro ad otto raggi, il famoso palo della cuccagna, che veniva decorato il primo di maggio con otto nastri colorati, che venivano intrecciati sul palo tramite una danza elaborata spesso per trovare l’ amore.

Beltane è, come Samhain, un momento molto particolare dove il nostro mondo e gli altri si incrociano, dandoci l’opportunità d’entrare in contatto con spiriti e altre entità .
Pianta sacra di questa festività è infatti il Biancospino, strettamente legato al mondo delle Fate che, secondo la leggenda, abiterebbero proprio questo arbusto. Il Biancospino è l’albero della speranza, del piacere e della protezione.
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