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POSSESSIONE DEMONIACA O INCORPORAZIONE DEL SANTO ?

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Una grande controversia che coinvolge chiesa cattolica e religione afrocaraibica nonostante il sincretismo tra le due è quella sulla possessione, tanto è che il Vaticano in varie occasioni si è espresso negativamente sconsigliando addirittura ai turisti di partecipare anche solo come spettatori ai diversi rituali pubblici di Voodoo, Santeria, Candomblé negli svariati paesi dove viene praticato.
I punti di vista sono agli opposti , da una parte manifestazione fisica del grande nemico , dall’ altra discesa benefica di Dio sulla terra .
Ma qual è la verità?
Parto subito con il dire che nel sincretismo afrocaraibico la figura del Diavolo come male assoluto non esiste ,e che la principale caratteristica comune ai diversi tipi di culto agli Orixás o Lwa è la possessione da parte del Santo .
Il Santo si impossessa del credente servendosi di lui come strumento di comunicazione con i mortali.
In tutto il Sud America , Caraibi ,Centro Africa , si crede che ogni persona sia figlia di una entità protettrice chiamata Orixás o Lwa sincretizzata con i Santi cattolici.
Soltanto alcune persone però hanno il privilegio di fungere da “cavallo”ovvero essere da queste entità “cavalcate” che vuol dire essere possedute, incorporate.
Gli altri fedeli rendono omaggio in altri modi alla propria entità.
Le trance o possessione hanno sempre un carattere di perfetta autenticità anche se risulta difficile all’osservatore occidentale accettarla nella definizione con cui viene presentata: quella di un Orixà ancestrale che ritorna sulla terra per reincarnarsi per un momento nel corpo di uno dei suoi figli .
A differenza della visione negativa occidentale della possessione la trance nel Candomblé è considerata sacra e soltanto gli Orixás/Santi sono gli agenti della possessione.
Il credente attraverso il ballo e il suono dei tamburi che favorisce un abbassamento della coscienza con momentanea sospensione della memoria , si trova in uno stato di vacuità tali da favorire l’irrompere dell’inconscio. Attraverso la trance il fedele può giungere a una tale identificazione da non essere più soltanto una immagine del Santo ma il Santo stesso in tutta la sua forza.
In questi casi l’identità del medium viene meno (collasso dell’Io) ed il credente assume, in un contesto rituale, l’identità dell’ Orixá ed il corrispondente comportamento (irruzione e autonomia dell’inconscio).
Questo porterà l’iniziato/medium a esteriorizzare un comportamento archetipico, quello del “personaggio” dell’inconscio collettivo che in quel momento nel rito viene costellato.
Dentro al Candomblè, attraverso la “possessione ” vengono rielaborati miti , come in uno psicodramma, tutto ciò che nella cultura occidentale viene chiamato inconscio, emerge dal profondo e ritorna alla coscienza. Questo riaffiorare dell’inconscio si manifesta come una rivelazione, e attraverso l’attivazione della psiche profonda archetipica, l’energia che prima era arginata fluisce ed all’inconscio è dato di manifestarsi senza rompere le “dighe” che proteggono la coscienza. L’energia che scaturisce dal contatto con questo “serbatoio” interiore che è l’inconscio collettivo, si estrinseca in un momento “catartico”, favorendo un successivo benessere ed equilibrio psichico.
Ecco questo è quello che io chiamo spiegazione scientifica del perché nella religione afrocaraibica la possessione è sacra ,reale e assolutamente benefica , quello che la scienza tenta di spiegare come psiche profonda archetipa, energia rilasciata dal serbatoio dell’inconscio collettivo, sono tutti modi diversi assolutamente atei e scientifici di interpretare l’energia che viene rilasciata nel momento in cui l’Orixa/Santo entra dentro il medium inondandolo di Axe , ovvero l’energia Divina che permea tutte le cose, la benedizione, la grazia divina che nel sincretismo cattolico è lo Spirito Santo ,in altre parole l’Axè è l’energia vitale, quella che gli indiani chiamano Prana, che i cinesi chiamano Qi, o che gli aborigeni chiamano Mana.
Attraverso l’incorporazione gli Orixas diffondono Axè, al medium che li ospita e a tutti i partecipanti al rito , benedicendoli , portando protezione, benedizione , guarigione, diffondendo rivelazioni del futuro, e veri e propri miracoli.
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