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Dal 22 Giugno al 22 Luglio è il segno del Cancro a dominare la scena dello zodiaco.
Quello del Cancro è un segno fortemente orientato alla difesa della propria comfort zone , come l’animale che ha un carapace che protegge la parte più tenera e sensibile, anche i nati del segno possono avere la tendenza a chiudersi in se stessi, nel proprio guscio che è difficile scalfire. I figli del Cancro sono dotati di una grande sensibilità e dolcezza , estremamente legati al nucleo familiare e alla casa.
Diffidenti dagli estranei come l’animale che rappresenta, il segno del Cancro difficilmente darà libero accesso al propio privato , se non dopo accurate riflessioni , una volta però conquistato darà sfoggio della sua innata dolcezza e premurosita.
Il Cancro è un simbolo lunare e come tale è visceralmente collegato all’ acqua e alle fasi lunari per certi versi viene visto dagli altri come lunatico , e in certi casi lo è , alcuni soggetti, proprio per la grande sensibilità possono dimostrare una certa passività nonché a continue lamentele.
Un altra caratteristica del segno portata dall’affinità alla Luna è l’intuito, i nati sotto questo segno sono dotati di un intuito che difficilmente li trae in inganno,nei rapporti amorosi come già accennato non sono talvolta facili da comprendere, sempre in cerca di conferme , quando però decide di aprirsi il figlio del Cancro diventa la dolcezza fatta persona .
Arriviamo adesso al mito del segno del Cancro, tra le dodici fatiche di Ercole, ci fu anche quella di affrontare l’Idra , Il terribile mostro dalle numerose teste dotate di un veleno magico , di cui una immortale.
Ercole stanò l’idra e con le sue frecce infuocate e si accinse a combatterla, ma per ogni testa uccisa ne ricrescevano due nuove.
Come se non bastasse in soccorso dell’idra fu inviato da Giunone moglie di Giove dal profondo degli abissi un gicantesco Granchio di nome Carcino .
il Granchio si avventò su Ercole nell’intento di bloccarlo con le sue possenti chele ma Ercole riuscì ad ucciderlo schiacciandolo col tallone.
Ecco che Ercole fu cosi finalmente libero di uccidere l’Idra schiacciando la sua testa immortale sotto un grosso masso.
Giunone per onorare il sacrificio dei suoi alleati contro l’odiato eroe, trasformò l’Idra e il Granchio nelle rispettive costellazioni dell’Idra e del Cancro.
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