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Magia dei vecchi neri …

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Una festività molto seguita nell’Umbanda come anche “talvolta” nel Candomblé in Brasile , è la festa dei Vecchi Neri , festeggiati il 13 di Maggio, giorno dell’approvazione e messa in atto della “legge Aurea” che decretava l’abolizione della schiavitù .
In questa giornata vengono invocati i vecchi neri, sacerdoti , guaritori, erboristi , medium , veggenti , spiriti di anime gentili che spesso sono passate sotto la frusta della schiavitù , figli e nipoti di uomini e donne africani che sono arrivati in America in condizioni precarie, privati della loro libertà, famiglia, beni e costumi.
Ma non hanno abbandonato la loro religione, sono stati confinati nelle stive di navi in condizioni disumane e gettati in capannoni con i maiali.
Separati dai loro amati familiari, venduti come animali in pubblica piazza per andare a lavorare sotto al sole, senza riposo e senza diritti.
Nonostante tutto non permisero che andasse perduta la loro più grande ricchezza, la fede .
Anche se era severamente proibita la venerazione dei loro Dei della natura per l’ignoranza dei “padroni” trovarono nel sincretismo con immagini di santi cattolici, un modo per ingannare i bianchi e compiacere gli Orixás scorgendo in quei miracoli descritti dalla fede cattolica , la stessa essenza di coloro che veneravano dalla notte dei tempi .
Ed è propio grazie al loro coraggio che ad oggi Candomblé in Brasile , Santeria a Cuba e Voodoo ad Haiti e Santo Domingo sono accettate come religione e praticate liberamente senza l’occhio malsano dell’ inquisizione.
Ma chi sono e cosa rappresentano queste meravigliose entità che si presentano nei nostri tempi ?
i Pretos velhos (vecchi neri) sono spiriti di vecchi africani vissuti ai tempi della schiavitù’.
Semplici, umili, con mille storie da raccontare, saggi e pazienti, danno amore, fede e speranza ai” loro figli”, come amano definire chi a loro si rivolge.
Sono spiriti molto evoluti che godono di privilegi ricevuti per il loro eroismo , come i martiri cattolici dimostrarono in vita di sopportare la schiavitù’ senza perdere l’umanità è la fede , mantenendo il segreto e tramandando la conoscenza dell’antica magia Africana .
Assimilati dall’Umbanda e scelti dal “Disegno Divino” vengono evocati dai medium per portare messaggi sulla comprensione della verità della vita, sul non attaccamento, sulla legge dell’impermanenza e della transitorietà’ , tutto muta tutto si trasforma, niente scompare veramente .
Le croci , le candele, i rosari che appaiono nei loro altari , l’incontro con uno di questi “nonni”, è qualcosa di molto profondo ed emozionante nella loro semplicità e può cambiare la visione della vita, insegnandoci che anche i percorsi più sofferti possono arricchire la nostra anima e i “segni” di questa vita di lotta possono realizzare la calma di chi crede nel domani e conosce la vera natura umana.
Se vorrai che si manifestino , attraverso un medium o in sogno , offrirgli un caffè , un pezzetto di dolce di mais , talvolta un rosario benedetto, un mazzo di ruta o del tabacco, ricordando che lo spirito non ha colore di pelle e che per loro ogni anima incarnata che vive l’ esperienza terrena , è un figlio da illuminare e aiutare nei momenti di fragilità.
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