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La magica Mandragora

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Per chi tratta come me , di temi legati al mondo dell’occulto e della spiritualità, non potevo che dedicare un post alla pianta magica per eccellenza, sto parlando ovviamente della Mandragora o Mandragola che dir si voglia .
Nonostante scientificamente ci sia molto da dire su questa pianta maestra , mi concentrerò in questo post su le virtù occulte gli usi e i miti legati alla Mandragora.
La Mandragora anticamente veniva distinta in Mandragora bianca (maschio) e nera o viola (femmina), oggi dette vernalis e autumnatis si tratta di una solanacea e come tale è una specie velenosa , anche se nelle giuste dosi è stata spesso impiegata a scopi medici , la radice di questa pianta è caratterizzata da una peculiare forma antropomorfa, ovvero ricorda le sembianze umane che insieme alle proprietà anestetiche e deliriogene non poteva che attirare l’attenzione delle civiltà del passato .
Famosa già in Egitto , i suoi frutti venivano impiegati per filtri d’amore , e le sue foglie come anestetico mischiate alla birra , nell’Odissea è descritta come una radice nera, il cui fiore è come il latte riferendosi alla Mandragola maschio e prosegue “difficile impresa per gli uomini strapparla da terra ma gli dèi sono onnipotenti”.
Nell’Antico Testamento (Genesi 30-14/15), si racconta che Rachele non potendo avere figli da Giacobbe si affidò alle mandragole , Essendo che ne trovarono più di una Giacobbe concepì due figli con Lia e uno con Rachele .
In letteratura impossibile non citare l’omonima commedia di Nicolò Machiavelli , a dimostrazione dell’importante fama della pianta .
La mandragola era ritenuta la pianta di Ecate divinità greca della necromanzia e della stregoneria .
Madre di Circe e nonna di Medea era considerata dea della notte delle streghe e dei fantasmi e in effetti ricordando cosa fece la figlia Circe agli uomini di Ulisse viene in mente alcuni trattati sulla Licantropia del 1600 tra i quali quello di Njanaud, dove appariva l’informazione dell’uso di di Mandragola che permetteva la trasformazione in animali.
Il legame con la notte di questa pianta spiega le proprietà curative della mandragola ritenuta capace di curare ” il mal di luna” ovvero l’epilessia, tale effetto è dovuto ai fumi di questa pianta con proprietà soporifere che agiscono come calmante e anestetico durante la crisi .
Nell’epoca romana si credeva che la mandragora fosse abitata da un demone e se estratta il demone si sarebbe risvegliato e il suo urlo avrebbe ucciso l’incauto raccoglitore. Il rito per la raccolta in sicurezza consigliava di disegnare tre cerchi con un ramo di salice, o una spada di ferro attorno alla pianta, successivamente doveva essere smossa la terra intorno alla radice, ammorbidita con urina femminile e solo a quel punto una vergine avrebbe potuto raccoglierla, guardando a ovest e ponendo attenzione al vento poiché il suo profumo poteva portare alla pazzia.
A tal proposito Plinio il Vecchio per non rischiare suggeriva l’uso di un cane nero per tirar su la pianta, essendo sacro ad Ecate poteva proteggere da eventuali ritorsioni della pianta , importante era tappare le orecchie del raccoglitore e del cane così da non sentire l’urlo della pianta .Successivamente la radice andava purificata, nutrita periodicamente, e custodita in un luogo sicuro, lontano dalla vista dei curiosi.La purificazione era quella di lavarla in vino rosso, avvolgerla in seta bianca e rossa e riporla in un luogo appartato.Periodicamente si ripeteva l’operazione a ogni luna nuova e veniva alimentata con sangue o sperma se si voleva esaltarne le proprietà curative alla sterilità o accentuarne l’effetto afrodisiaco, oppure se si voleva raddoppiare le proprie ricchezze bisognava porre un pezzo di oro accanto a lei e uno dove era stata raccolta.
Alla morte del possessore, la radice andava in eredità all’ultimogenito, che deponeva nella bara un pezzo di pane e una moneta d’oro questa tradizione arrivò fino al 1800.
Nel medioevo il pensiero popolare riconduce la nascita della Mandragora alle gocce di sperma o urina di un impiccato innocente ritenuta demoniaca e infernale , forse perché nel pensiero collettivo era da sempre collegata alla magia .
È sempre dal medioevo si dice che la mandragola bianca o maschio è usata in magia nera, mentre quella nera o femmina viene usata nella magia amorosa o per la prosperità .
Quando la radice di mandragora, viene trasformata in omuncolo, ovvero un talismano, veniva accudita come un essere umano, poteva essere utilizzata contro i nemici, vincere il malocchio o gettarlo, avere o togliere fortuna, posta sul camino protegge la casa, i suoi fumi sono esorcisti , aiutava ad ottenere prosperità e ricchezza, proteggere la salute, favorire la fertilità, aiutare il parto, decidere il sesso, stimolare l’ amore, vincere le calamità e la morte.Inoltre, si dice che la radice potesse esaudire tre desideri dopodiché doveva cambiare padrone, per evitare che agisse autonomamente, nel bene e nel male, come un essere pensante.
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