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Il 2 di ottobre si festeggiano i santi angeli custodi, nella tradizione afrocara

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Il 2 di ottobre si festeggiano i santi angeli custodi, nella tradizione afrocaraibica l’angelo custode viene identificato con l’Ori, che letteralmente significa “testa”.
È la scintilla riflessiva della coscienza umana incorporata nell’essenza umana.
La credenza Animista è nella predestinazione, scelta o data ,durante lo stato preesistente.
È questo destino che viene visto come metafisicamente costituito in Ori-inu (testa interiore) ed è questo che l’uomo viene al mondo per compiere.
Quando l’uomo viene al mondo alla nascita, dimentica tutto del paradiso e del suo destino.
È solo il suo Ori che ricorda il corso e il contenuto del suo destino prescelto, dirigendo gli affari di un uomo in questo mondo.
Per la tradizione animista , l’“Ori” , è destinato a diventare l’istruttore della persona, il suo ‘angelo custode’.
È propio quest‘ angelo guardiano che aiuta e guida la vita alla nascita, vede l’uomo attraverso la vita e nella morte, lo riconduce al creatore e ne rende conto della condotta di un uomo sulla terra.
Ori nella credenza yoruba è l’anima della personalità dell’uomo, ma è anche la casa dell Orixá /Santo che insieme a Ori ci guida e sostiene per tutta la vita .
Sebbene si creda che il destino di ogni individuo sia stato predeterminato in cielo prima della nascita “sulla” terra, un destino buono o cattivo non è altro che una potenzialità di successo o fallimento; una vita di successo dipende da quanto bene si usa la testa qui sulla terra.
Piú di chiunque altro, Ori conosce le esigenze di ogni uomo nel suo percorso di vita e, nei successi e negli insuccessi di ciascuno, dispone delle risorse adeguate e di tutti gli indicatori che consentono la riorganizzazione dei sistemi personali relative a ciascun essere umano.
Per meglio comprendere questo concetto, espresso in questa meravigliosa tradizione spirituale , ho deciso di comparare il significato di Ori o angelo custode al concetto “medico”di eudaimonia espresso da Jung padre della psicoterapia occidentale il quale da grande antropologo baso il suo metodo terapeutico studiando anche religioni e culture antichissime di tutto il mondo .

Eudaimonia significa fortuna, ricchezza o felicità.
È una fioritura interiore che, secondo Carl Jung, dovremmo stimolare entrando, prima di tutto, in contatto con il nostro daimon.
Daimon é, il genio interiore o angelo custode , l’archetipo che guida le nostre passioni e motivazioni inconsce, ciò che definisce la nostra essenza e a cui dovremmo dare ascolto più spesso.
Uno dei metodi migliori per trovare la propria strada nel mezzo del caos della vita è risvegliare il nostro daimon, invocarlo dal profondo del nostro essere
in modo che ci consenta di crescere ed evolverci .
Si dice che Socrate sia stato posseduto da uno spirito che, a un certo punto, gli sussurrò quale sarebbe stata la sua vocazione.
Accadde lo stesso a Goethe, che nel suo libro Poesia e verità spiegò che doveva ringraziare la sua creatura “ demoniaca” per le imprese poetiche e scientifiche che aveva portato a termine.
Carl Jung , nel suo libro Lo sviluppo della personalità ci rivela un dato importante,
se desideriamo scoprire la nostra vocazione siamo obbligati ad ascoltare la voce del nostro daimon.
Per Aristotele, il daimon simboleggiava virtù e saggezza, l’essenza più illuminata dell’essere umano, dentro al quale si nasconde il proprio potenziale.
Tutti noi nasciamo con questa presenza in fondo alla mente, che racchiude la voce della creatività, dell’intuito e della capacità di rinnovarsi.
Tuttavia, la società spesso finisce per limitare il nostro daimon.
A volte l’educazione, lo stress, l’ansia, un approccio rigido alla vita e soprattutto la routine imprigionano quell’entità, quel genio di cui abbiamo così bisogno.
Risvegliare il daimon richiede la conoscenza di se stessi.
Farlo ci conduce verso la felicità, da cui il termine “eudaimonia”.
Questa voce è legata alla nostra essenza più autentica, e solo quando arriviamo a conoscerci davvero questa singolare entità arriverà a sussurrarci idee che daranno impulso alla nostra crescita.
Dopotutto, è parte di noi e amare quest’angolo del nostro essere significa anche riconoscerci come esseri straordinari, come persone capaci di concepire i sogni più incredibili e di realizzarli.
La visione attuale della felicità assume quasi un tono imperativo.Viviamo una postmodernità in cui l’obbligo di essere felici ci causa spesso infelicità.
La felicità, però, non potrà mai essere trovata al di fuori di noi.
Jung ci spiega che il daimon risiede nell’inconscio.
Guida molti delle nostre azioni, ci stimola, ci sussurra idee, ci ispira e dà forza all’intuito.
Un’educazione orientata a formare individui uguali e un mondo del lavoro che non valorizza l’originalità riduce drasticamente la possibilità di attingere luce da questo angelo interiore.
Chi smette di guardare fuori, di dare priorità a quello che vogliono gli altri e inizia il viaggio della conoscenza di sé, sarà in grado di raggiungere il proprio daimon.
“Forse l’avvocato non vuole esercitare legge, forse vorrebbe essere un artista. Oppure è l’artista famoso e affermato che non vorrebbe più creare, e il suo demone potrebbe chiedergli di svolgere un lavoro umanitario. “
Può anche darsi che il nostro daimon ci chieda maggiore indipendenza, spazio personale e libertà che non osiamo chiedere.
Tuttavia, se non osiamo ascoltare la nostra voce interiore, quello stesso daimon, inquieto e impaziente di agire, finirà per punirci.
Come ci ricorda Carl Jung, se non siamo capaci di ascoltare i bisogni del nostro daimon, la nostra anima si ammala.
Andare contro i nostri desideri e le nostre motivazioni porta all’infelicità.
Come potete leggere , in una chiave differente ,sicuramente lontana dal mondo spirituale che vi propongo , e molto più scientifica viene riproposta l’identica importanza di entrare in contatto con il propio Ori /angelo custode per raggiungere la felicità e la realizzazione personale e come metodo per liberarsi da momenti bui della propia vita.
Nei miei servizi metto a disposizione tecniche spirituali millenarie grazie al supporto di Mãe Carmen sacerdotessa dell’animismo afrobrasiliano per aiutare chiunque lo desideri a riconquistare attraverso i rituali della nostra tradizione l’armonia la realizzazione personale e la felicità.
Per info e contatti visita il mio sito
www.spiritualcounselor.it
O chiamami al numero 3894924293



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