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Figa o Corni ?

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Detta così può suonar strana , eppure sono entrambi oggetti contro la jella nati in Italia in epoca romana e adesso utilizzati in tutto il mondo .
La Figa è un gesto della mano inserendo il pollice tra l’indice e il medio, con le altre dita chiuse a pugno. In Toscana, il gesto ha l’appellativo di “fare la Castagna” e serve per scacciare il malocchio o respingerlo al mittente.
Il nome deriva dal termine volgare fica nasce dalla somiglianza che la mano assume in questa posizione all’organo genitale femminile , le sue origini sono Toscane , Etrusche e successivamente i Romani la fecero propria diffondendo l’usanza in tutto il mondo .
Chiamata dai romani manu fica inizialmente serviva per esorcizzare gli spiriti dei morti durante la lemuralia , una festa Romana nella quale si placavano gli spiriti dei morti con questioni in sospeso.
Con l’avvento del cristianesimo essendo considerato gesto osceno e lussurioso cadde temporaneamente in disuso , riprendendo piede nel tardo rinascimento, l’unico luogo in cui non perse mai l’uso fu la Sardegna, terra in cui entrò a far parte dei costumi ed usanze locali , tutt’oggi è in uso come scongiuro , se rivolto al cielo prende connotazione di bestemmia se a terra di scongiuro se fatto ad una persona come malaugurio.
Ad oggi è largamente usato nei paesi dell’ America latina propio come il corno a Napoli
E arriviamo adesso al famoso Corno Campano!
Usato contro malocchio e iettature il cornetto rosso è uno dei portafortuna più famosi di Napoli e la sua forma rappresenta il fallo di Priapo , dio della prosperità.
Prodotto in oro , argento, legno , plastica , corallo , il corno è rigorosamente rosso , come un peperoncino.
Ma vediamo dove nasce , Il simbolo del corno risale al neolitico ed è da sempre stato di buon auspicio in quanto rappresenterebbe un fallo emblema di fertilità, virilità e forza fisica .
Anticamente era usanza appendere un corno di toro fuori dalle capanne per propiziare la fertilità, e solitamente tinto di rosso per richiamare l’energia del sangue contenitore della forza vitale .
L’usanza si concretizza in epoca Romana attraverso il mito di Amaltea e Giove .
Amaltea era la capra che allattò Giove da bambino .Dopo la sua morte, Giove la pose tra gli astri del cielo insieme ai suoi due capretti , prese la sua pelle e creò il suo scudo mentre dalle sue corna ottenne la famosa cornocopia simbolo di prosperità associata al corno Napoletano.
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