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PARTE 1
La divinazione accompagna l’uomo dalla notte dei tempi.
Da sempre in ogni parte del mondo l’uomo sente l’esigenza di conoscere il futuro, il piano spirituale è ciò che l’inconscio nasconde.
Questo bisogno ancestrale nei millenni ha portato alla scoperta di svariate tecniche divinatorie .
La cartomanzia trae le sue origini dalla cleromanzia ( dal greco kleros =sorte e manteia = indovinare) e dal sortilegio ( dal latino sorte= destino è legio =leggere ).
Queste arti prevedevano l’estrazione di oggetti di vario genere poi interpretati dal veggente o dal sacerdote .
Con il proibizionismo medievale queste arti sembravano scomparse , ma erano di fatto segretamente riservate solo a poche persone appartenenti all’elite.
Ad esempio il medico di Carlo V e di Luisa di Savoia, il famoso occultista Agrippa Von Nettesheim, non fu nemmeno mai sfiorato dall inquisizione dell epoca.
Ma con l’ arrivò delle carte da gioco, importate dai mamelucchi egiziani in tutta Europa attraverso l’Italia , si aprì nuovamente la possibilità di praticare l’arte divinatoria utilizzando le carte, passando così tranquillamente inosservati .
Le prime tracce storiche dell uso pubblico delle carte a scopo divinatorio si hanno a Venezia per opera di Francesco Marcolini 1540, ma dovremmo attendere il 1700 in pieno romanticismo per vedere fiorire nuovamente quest’arte.
Un nome degno di nota è sicuramente la famosa cartomante francese Marie le Normande, consigliera di Napoleone Bonaparte.
Nonostante il primato esoterico dell’uso delle carte a scopo divinatorio spetti sicuramente all’Italia, saranno poi la Francia e l’Inghilterra a sviluppare e diffondere mazzi sempre più complessi e raffinati, attraverso occultisti come Antoine Court de Gebelin che collego i 22 trionfi dei tarocchi ai miti dei testi egizi di thot, Eliphas Levi, Gerard Encause o lo svizzero Oswald Wirt.
Arriviamo in fine ai Mazzi più famosi proposti dall’ordine inglese dell’alba dorata, società segreta nota come Golden Dawn di cui fecero parte gli occultisti più famosi del 900.
Possiamo quindi dedurre che esistono molteplici forme di interpretazione delle carte, così come esistono molteplici mazzi.
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